Blog di mountaintop

Durante la trasmissione "Ballarò" di ieri sera (17 gennaio) è emerso anche il caso delle lezioni private date da insegnanti in ogni regione italiana e fruite da migliaia di studenti per sostenere le proprie prestazioni scolastiche entro i canoni necessari per la promozione. Il tema era relativo ai compensi non dichiarati dagli insegnanti e perciò meno onerosi per le famiglie degli studenti  (si diceva che 25 euro sarebbero diventati 40, se sottopposti a dichiarazione).

Questo fenomeno è consolidato dagli anni '50, '60 del'900. Le città ,le province italiane hanno una cartina geografica che si potrebbe disegnare tracciandovi  un percorso per le lezioni private di ogni disciplina, il percorso degli insegnanti di lettere moderne, quelli molto rari di lettere classiche, quelli di matematica e fisica e così via.Si è avuta esperienza, in tempi forse più lontani, anche di lezioni di recupero per educazione artistica.Che dire? Quando un docente di disegno ti assegnava uno zero per un vaso disegnato e sfumato a matita in bianco e nero con tanta dedizione, ma un po '"storto?" ...si cercava di rimediare anche qui con lezioni private. Il latino e il greco, invece, erano richiestissimi per tenere un livello medio di prestazione, per prepararsi alle prove scritte, per esercitarsi, dicevano gli insegnanti curriculari. E c'è una letteratura orale sulle lezioni di gruppo che si tenevano nei soggiorni di docenti molto accreditati. Siamo stati tutti evasori fiscali?! Quante generazioni di professionisti si sono formate con queste esperienze!? Gli studenti non pensavano a questo aspetto della questione, essi si scambiavano solo le proprie esperienze con questo o quel docente. le banconote interessavano assai poco a noi studenti, allora.E dopo l'annus horribilis per la scuola ,il '68, sarà cambiato forse qualcosa.Dobbiamo forse pensare  che gli affabulatori della contestazione  abbiano abbattuto il sistema delle docenze private? Passata la tempesta loro stessi ripresero il tram tram anche con le lezioni private annesse, e si inserirono agilmente nel sistema delle professioni...con tutto quel che segue.

Tutto questo fa rabbia? Fa tenerezza? Sì, una tenerezza storica, una tenerezza narrativa, se ce lo raccontiamo in un raduno tra compagni di scuola tutto diventa soft,ovattato dai ricordi. Però, non si può assolvere la debolezza seppure ultradecennale, ed ecco i coco, cocopro, lavori occasionali, lavori a chiamata, e quanti altri i giuslavoristi sapranno ideare per richiamarci tutti alla realtà. Siamo entrati nel 2012 e il rischio default questa volta non è appena quello della nostra  prestazione scolastica.